Il Ciclamino
IL CICLAMINO
Il ciclamino fa parte delle piante erbacee perenni più comuni ed è apprezzato per i suoi fiori dai colori vivaci e intensamente profumati.
Esistono varie specie di ciclamini, quelli che crescono spontaneamente e quelli che vengono coltivati; entrambi devono sempre vivere all'aperto.
Quelli che crescono spontaneamente devono evitare l’esposizione diretta del sole da aprile a settembre e sono:
1. Cyclamen hederifolium (= C. neapolitanum) è uno dei più resistenti e facili da coltivare in giardino, dove si riproduce autonomamente distribuendo i suoi semi. Le foglie sono raccolte in ciuffi, di dimensioni, forme e colori molto variabili. Il periodo di fioritura va da fine agosto a tutto novembre. Cresce sotto l’ombra degli alberi, dove trova un terreno ricco di sostanza organica. Questa specie risulta alquanto tollerante alle basse temperature ed è presente e coltivabile in tutta Italia.
2. Cyclamen purpurascens (= C. europaeum) è l’unico a fioritura estiva agosto-settembre e cresce spontaneamente negli spazi d’ombra tra le rocce nei boschi.
3. Cyclamen repandum (= C. romanum) fiorisce in aprile-maggio, in zone d’ombra.
Quelli coltivati in Italia sono:
1. Cyclamen persicum (ciclamino dei fiorai), il progenitore di tutti i ciclamini coltivati oggi sul mercato. Va riparato solo se la temperatura scende a 0 °C o al di sotto e va evitata l’esposizione ai raggi solari in settembre-ottobre e in marzo-aprile.
2. C. africanum, che possiede un tubero a rapida crescita e bisogna dunque ricordarsi di fornirgli un vaso adeguato alle sue dimensioni.
3. C. coum, con i suoi fiori compatti, leggermente schiacciati e a forma tondeggiante.
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MANTENIMENTO
Il terriccio deve essere sempre umido, ma bisogna evitare sia i ristagni d’acqua che potrebbero far marcire il tubero, sia le vaporizzazioni in quanto potrebbero macchiare i petali dei fiori. Non versate l’acqua al centro della pianta perché potrebbe rimanere sugli organi della pianta stessa originando muffe dannose.
Ogni due o tre settimane è bene concimare con un fertilizzante per piante fiorite, somministrato insieme all’acqua di annaffiatura.
Togliete regolarmente i fiori appassiti, prima che sfornino il seme, recidendo il gambo alla base, vicino al tubero.
SIGNIFICATO
Il ciclamino può essere connotato sia positivamente che negativamente.
Nell'antica Roma, il ciclamino era considerato un vero e proprio amuleto contro i filtri malefici e le fatture, e in tal senso, regalarlo, significava voler proteggere una persona dal male. Si riteneva anche che il fiore fosse un eccitante sessuale, che facilitava il concepimento e per questo veniva regalato alle giovani coppie come augurio per la crescita della famiglia. Studi più recenti sul significato del ciclamino hanno invece evidenziato che grazie al suo profumo, il ciclamino permette di incrementare la sicurezza in se stessi, diventando quindi un dono molto pregiato per chi voglia accrescere il proprio prestigio.
Al Medioevo risalgono, invece, le connotazioni negative, probabilmente a causa del forte contrasto che si veniva a creare tra la bellezza dei fiori, l'amore per le zone in penombra e soprattutto la velenosità dei tuberi. Infatti, questi contengono una sostanza velenosa per gli uomini e tuttavia, non velenosa per alcuni animali come i maiali. L'associazione del maiale e del veleno con Satana nel Medioevo era immediata, per cui il ciclamino ha assunto un significato negativo che ha poi continuato a portare nel tempo, fino alle rivalutazioni recenti, ottenute anche ricordandone il significato benefico delle ere più antiche.